Il cibo in Romagna è qualcosa di serio e viene riconosciuto da tutti come uno dei migliori angoli d’Italia per la sua cucina.

L’influenza del vicino mare ma anche le sue origini contadine, hanno creato dei piatti famosi in tutta Italia sia a base di pesce che di carne.

La Piadina
 
Se pensi alla Romagna, l’accostamento tipico è quello della piadina che a seconda delle sue zone di produzione , può essere più fine, come nella provincia di Rimini o più spessa, come nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna.

Può essere farcita con affettati, formaggi e verdure o ripiena ed in questo caso prende il nome di cassone o crescione.

La Pasta

Il punto di forza della cucina romagnola è senza dubbio la pasta. La sfoglia della pasta viene fatta a mano e ogni azdora, la padrona della cucina e regina del nucleo famigliare, possiede un tagliere con un mattarello, per prepararla.

Con le uova e farina si preparano le tagliatelle, i cappelletti, i ravioli, le lasagne, i cannelloni, i nidi di rondine e i maltagliati.

Solo con la farina, l’acqua ed un pizzico di sale, si possono fare gli strozzapreti chiamati così negli allora territori dello stato pontificio perché non erano semplici da mangiare e si riferivano in modo negativo alla voracità dei preti.

Il pesce

Grazie al pescoso mare dell’Adriatico la cucina romagnola è molto influenzata dal pesce e dai molluschi.

In particolare nelle pescherie locali si possono trovare canocchie, seppie, calamari, mazzancolle, sogliole, triglie, orate, branzini, cozze, vongole, e lumachine (solo per citarne alcune varietà locali) per preparare gustosi primi, fritti, spiedini, zuppe e secondi di pesce.

Il vino

Il vino è simbolo in Romagna di ospitalità e convivialità. I 5 vini romagnoli per eccellenza sono il Sangiovese, il Trebbiano, l’Albana, il Pagadebit e la Cagnina. Dice il romagnolo: “Contra i pinsir un gran rimedi l’è e’ bicir” (Contro i pensieri un grandi rimedio è un bicchiere).